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Stesura del Ricorso per Cassazione in materia civile

… ovvero “Facilis ad lubrica lapsus est” (E’ facile cadere dove si scivola)

L’idea di mettere a disposizione dei Colleghi la sua esperienza di cassazionista, è dovuta al disappunto provato dall’autore di questa pagina, tutte le volte in cui, leggendo il testo di una sentenza della Cassazione, constatava come un ricorso che, pure, veicolava censure astrattamente meritevoli di accoglimento, fosse poi dichiarato inammissibile, per inosservanza del principio di autosufficienza.

Ogni anno, officiata dal rigore formalistico che connota la visione del processo di legittimità, propria di alcuni giudici di cassazione, si verifica un’ecatombe di ricorsi, provocata dal difetto di autosufficienza o dall’ errata sussunzione.

Altre volte l’inammissibilità è (giustamente) comminata per l’essere dedotta in modo generico la violazione di una congerie di norme di diritto senza, tuttavia, la specifica individuazione di errores in iure, così che il ricorso si risolve nell’anelito a una nuova e diversa lettura della vicenda, sotto il profilo della questio facti, onde conseguire un apprezzamento di merito, esulante dai limiti morfologici del giudizio di legittimità.

Redigere un ricorso per cassazione civile equivale, dunque, a percorrere un sentiero  minato, da cui si può uscire incolumi, soltanto in virtù di comprovata competenza tecnica, frutto di certosino studio scientifico e affinamento progressivo sul … terreno di gioco.

 

 

Avv. Claudio Federico